Quali sono gli stili di tendenza per la casa nel 2021?
Vi porto a scoprire i trend più richiesti in compagnia di MTV.
Nel progetto di ristrutturazione (o costruzione ex novo) di una casa l’ispirazione è un aspetto fondamentale.
Tutto ciò che ci circonda ci arricchisce ogni giorno e diventa parte del nostro vissuto, l’ispirazione è ovunque: dalle riviste, ai siti web e anche in tv.
Mtv Cribs Italia è lo storico programma di Mtv che vi porta a scoprire le più incredibili case dei personaggi famosi del momento. Un’edizione tutta italiana che per la prima volta ci permette di curiosare nelle “tane” dei VIP più amati dello Stivale!
L’architettura interna rappresenta più di ogni altra cosa la personalità dei suoi abitanti.
Oltre ad essere un luogo fisico è la massima espressione del vissuto, del background di esperienze e dei desideri di ognuno di noi.
I più celebri trapper scelgono di realizzare un vero e proprio studio di registrazione nelle loro “4 mura”, i fashion influencer delle stanze armadio da far invidia alle più lussuose boutique e tanto altro ancora.
I miei studi in Ingegneria Edile-Architettura mi hanno portato allo studio dell’estetica fin dal principio della storia, ho portato il mio bagaglio in giro per il mondo e ora ho trasferito le mie conoscenze e personali memorie al progetto di ristrutturazione della mia casa.
Ma vediamo insieme gli stili più in voga per rendere la casa affine alla vostra personalità ed in linea con le tendenze attuali.
Lo stile puramente contemporaneo può risultare talvolta freddo e poco accogliente. Ecco qui che emerge una tendenza che profuma di novità.
Le linee sono pulite e minimaliste come nello stile contemporaneo ma i materiali ed i decori arrivano dall’eleganza del passato.
Si usano elementi come la boiserie abbinati a superfici in marmo, legno, bronzo e altri tipi di metalli.
E’ uno stile ibrido che si sposa bene sia a pezzi di design contemporanei che ad elementi vintage. Questo è il motivo per cui mi entusiasma così tanto!
Il risultato è una casa senza tempo, super chic e accogliente.
Il termine francese bohémien venne inventato per definire lo stile di vita non convenzionale degli artisti europei squattrinati nel XIX sec. Nell’arredamento si traduce con una totale libertà d’espressione.
Un mix di colori, pezzi artistici, oggetti provenienti da ogni parte del mondo e tanto tanto vintage.
Tra tutti gli stili che tratteremo è il più “caotico” ma forse il più romantico. Cimeli di famiglia, libri e tanto verde (le piante sono un grande elemento di questo stile) contribuiscono a dare un’atmosfera super cozy alla casa e ogni angolo diviene un pezzo di storia e memoria comune.
Lo stile più amato dalle generazioni giovani, forse perchè ricorda le atmosfere newyorkesi.
Nasce come conseguenza della riqualificazione degli spazi urbani: vecchie fabbriche riconvertite in loft da milioni di dollari in cui rimangono tracce di una vita passata.
Il contesto qui gioca un ruolo fondamentale: ampie vetrate, pareti di mattoni facciavista, travi e pilastri in bella mostra.
Si preserva l’antico scheletro dell’edificio, donandogli un tocco contemporaneo con ampi open space.
Il risultato è minimal, un nido perfetto di una giovane coppia o ancor più di un millennial in carriera.
Non è semplice da riprodurre in contesti di nuova costruzione o semplicemente che non abbiano gli elementi chiave menzionati in precedenza.
Si può ricreare optando per materiali grezzi che diano un senso di non finito, grandi open space in cui esaltare gli elementi strutturali (travi, pilastri, impianti a vista…).
Anche in questo caso gli elementi d’arredo vintage sono un vero plus!
Sta prendendo sempre più piede ed è effettivamente lo stile che più di tutti può donare benessere a livello psicologico.
Gli oggetti di cui ci circondiamo divengono catalizzatori di attenzioni e più se ne hanno più la mente va in uno stato confusionale (oltre al fatto che a livello pratico vanno spolverati, manutenuti etc).
Le parole d’ordine sono: funzionalità e praticità.
L’arredo è ridotto al minimo (rimane solo ciò che è davvero utile e necessario), non ci sono decori ed il protagonista è lo spazio da vivere.
La differenza con lo stile minimal sta nella ricerca estetica. Sicuramente l’impronta contemporanea si avvale di linee pulite, di un arredo essenziale e di decori lineari.
Si trovano però quadri astratti, piastrelle colorate, carte da parati ed elementi futuristici.
E’ una vena molto di tendenza dello stile etnico.
La principale caratteristica è il minimalismo ed effettivamente è davvero uno specchio della cultura giapponese.
Dal mio viaggio in Giappone ho imparato quanto lo spazio sia uno dei beni più preziosi.
I giapponesi (soprattutto nelle grandi città) sono abituati a vivere in appartamenti minuscoli, quindi c’è posto solo per l’essenziale.
I frequenti e forti terremoti li hanno portati ad optare per soluzioni costruttive costituite principalmente da elementi naturali: divisori in carta di riso semitrasparente, pareti in legno etc.
La filosofia di vita zen porta il verde e la natura in casa creando una continuità con il contesto.
Wabi significa dipendenza, mentre Sabi distacco.
Una dicotomia che simboleggia il sentimento malinconico della cultura giapponese, la loro esigenza di essenzialità e l’intenzione di individuare un significato in ogni aspetto della vita.
Gli oggetti non sono solo oggetti e oltre alla naturale funzionale hanno un senso più profondo.
I punti salienti in cui si traduce lo stile giapponese sono: uso di materiali naturali (legno, bambù, ciottoli di fiume etc), open space, Outdoor (indispensabile) nelle vesti di giardino zen, elementi di arredo etnici (stuoie, tavolini bassi con cuscini etc) semplicità e minimalismo.
La risposta nordica al minimalismo.
Dominano le nuance chiare e l’obiettivo è quello di creare un ambiente accogliente e luminoso, una sorta di naturale senso di armonia.
L’origine di questo stile è legata ad un’esigenza ambientale. Le poche ore di luce del nord d’Europa hanno portato ad ingegnare soluzioni in grado di donare il più possibile calore e luminosità negli ambienti interni.
Il bianco ed i materiali naturali (legno, tessuti grezzi) la fanno da padroni.
Viene valorizzata la luce naturale e le parole d’ordine sono armonia e semplicità.
I programmi visti in tv ci hanno fatto venir voglia, almeno una volta nella vita, di una casa in stile americano.
La caratteristica principale è lo spazio: grandi open space per la zona giorno (senza divisori tra cucina e living) ed un richiamo all’architettura inglese (dei primi coloni).
Le palette di colori utilizzate virano su toni caldi: pavimento in laminati, moquette, ante e contenitori in legno con modanature.
L’elemento chiave? La scala, sempre presente ed enfatizzata.
Arriva una brezza leggera di lavanda dalla finestra ed è subito voglia di uno stile rustico e super accogliente.
Nel corso del tempo è stato tradotto nello shabby per sposarsi meglio ad appartamenti in centro città.
La sua essenza è invece il recupero di antichi mobili (tramite découpage), l’uso di materiali naturali (pietra, legno, ferro) e tessuti ricamati ad arricchire.
I toni sono pastello e vengono declinati in mille sfumature sull’arredo, i fiori sono immancabili.
Si potrebbe aprire un capitolo infinito a tal riguardo. Ogni decade ha uno stile di riferimento e le declinazioni possono essere davvero molte.
Anni 20’,30’, 40’, 50’, 60’, 70’, 80’ etc, I protagonisti sono sicuramente gli elementi e complementi d’arredo.
I mercatini vintage divengono una fonte inesauribile di tesori e la predisposizione di carta da parati aiuta a calarsi in un’atmosfera d’altri tempi.
Qual è il vostro stile preferito?
Vi sentite più affini al contemporaneo come l’incredibile casa del produttore e trapper Charlie Charles, oppure preferite i toni romantici della casa di Valentina Ferragni e Luca Vezil?
Sinceramente io aspetto con curiosità di scoprire il progetto di Paolo Stella e la residenza del super Francesco Facchinetti.
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