Quando le persone (il web, i giornali…) parlano di potere della visualizzazione dei propri obiettivi sono sempre stata scettica. Da un paio d’anni ho deciso di provarci. Davvero il semplice fatto di scrivere una lista e metterla nero su bianco può aiutare i desideri ed obiettivi a diventare realtà?!
Posso dirvi che per molte cose per me è stato proprio così.
Quest’anno sono riuscita a spuntare ben 6 mete dei sogni dalla lista che avevo stilato all’inizio di gennaio 2019 e Dubai era tra queste.
Una città dal fascino d’Oriente ma con l’avvenirismo del futuro.
Nata da un piccolo villaggio di pescatori e divenuta in poco tempo una grande metropoli grazie “all’oro nero”.
Dubai è la città che fa credere nei sogni, qui tutto sembra possibile. Una pista da sci in un centro commerciale, un’isola artificiale o un edificio che sarà alto 1km (verrà edificato in occasione di EXPO 2020); sono solo alcune delle idee uscite dall’immaginazione per divenire solide realtà.
Ho avuto il piacere di esplorarla grazie all’Ente del Turismo di Dubai che ha reso possibile questo viaggio e il coronamento di questo mio desiderio.
Questo è la guida della città in un weekend lungo (4 giorni pieni). I voli da Roma impiegano circa 5 ore (ce ne sono molti diretti), il che rende possibile visitare questa città degli Emirati Arabi anche in poco più di un weekend.
Come base per le prime due notti abbiamo scelto la zona di Al Seef, perfetta per esplorare la zona più “antica” della città e a ridosso del Creek (il fiume che attraversa Dubai).
Al Seef è un quartiere di recente costruzione ma con un spirito antico.
Siamo stati ospiti di Al Seef Heritage Hotel, un hotel diffuso perfetto per calarsi nell’atmosfera de Le Mille e una Notte.
Prima tappa al risveglio? L’area di Al Fahidi (Dubai “vecchia”) per scoprire i souk delle spezie, dell’oro e dei tessuti.
Per raggiungerla (a piedi dal nostro hotel) abbiamo attraversato il Creek a bordo di un’imbarcazione tipica (Abra). La tariffa è di 1 Dirham a passeggero (circa 20 centesimi di euro).
La sensazione del sole caldo sulla pelle a fine novembre è davvero meravigliosa. Le temperature vanno dai 25 ai 30 gradi ed è davvero un momento perfetto dell’anno per visitare Dubai (d’estate è troppo caldo).
L’oro abbagliante del souk apre i miei occhi, ancora socchiusi dalla sveglia in un altro continente.
L’odore delle spezie e degli incensi pervade l’aria e si mischia ad il vocio confuso e magnificamente disordinato dei mercati d’oriente.
Per pranzo riattraversiamo il Creek e ci dirigiamo verso un’abitazione tipica di 200 anni fa (un vero record per una città “nuova” come Dubai).
Individuare le origini della città non è semplice, essendo tutto piuttosto recente. Pensate che solo l’11% della popolazione della città è autoctona.
Un pranzo culturale per scoprire le usanze dei primi abitanti di Dubai è stata davvero una splendida esperienza.
Ci si siede tutti a terra ed il pasto (perlopiù a base di riso e carne) è posizionato al centro cosicché tutti con le mani possano raggiungere il cibo.
Non è stato solo il cibo a fare da collante, ma tutte le storie condivise con i commensali.
Abbiamo imparato che nonostante i modi di vivere, la lingua e le tradizioni totalmente differenti, il linguaggio del cuore è sempre lo stesso.
Lungo la via di ritorno all’hotel, per rinfrescarci prima del tramonto, una tappa è d’obbligo alla super instagrammabile Arabian Tea House. La tradizione del tè nei paesi arabi è un vero must.
La Mer è una delle aree di più recente costruzione. A Dubai ci si muove principalmente in taxi (turisticamente parlando) e le distanze sono abbastanza lunghe, ma arriviamo in tempo per goderci le ore dorate in riva al mare.
Il luogo giusto per passare la giornata in spiaggia o semplicemente venirsi a godere un aperitivo al tramonto.
Per cena torniamo in hotel e proviamo uno dei suoi ristoranti: Skafos.
Quando sono in un luogo nuovo cerco sempre un punto di vista dall’alto che in pochi secondi mi faccia capire subito ciò che mi circonda.
Non sono mai stata con i piedi a terra, ma così in alto in vita mia. Il Burj Khalifa è il grattacielo più alto del mondo con i suoi 829 metri d’altezza (sarà superato nel 2020 da un nuovo edificio in costruzione a Dubai).
Ciò che più mi ha stupito è stata la possibilità di uscire all’esterno su di un terrazzino. Respirare l’aria ed avere la vista più bella di Dubai davanti agli occhi dona un incredibile senso di libertà.
Ma lo spettacolo non finisce qui. Allo scoccare di ogni mezz’ora (dalle 18 alle 23), proprio alle pendici del grattacielo, è un must ammirare lo show delle fontane danzanti. Noi siamo andati la sera stessa, merita davvero!
Direi che il motto di Dubai è: “O le cose si fanno in grande o non si fanno per niente”; eccoci in uno dei centri commerciali più grandi del mondo che ospita al suo interno anche un acquario e zoo: Dubai Mall.
10 milioni di tonnellate d’acqua in una gigante teca di cristallo dove ammirare razze, mante, squali ed una vera e propria barriera corallina.
Torniamo in hotel per rinfrescarci, ma proprio a due passi c’è la coloratissima moschea iraniana, quindi decidiamo di fare un salto fuori programma. Dubai è calderone di culture ormai, qui si può pregare qualunque religione senza sentirsi giudicato. E’ una città del futuro in cui il melting pot è ormai una solida realtà. Unica regola? Il rispetto di se stessi e degli altri.
Se siete appassionati di cucina è certamente un’attività interessante per imparare a preparare gustosi piatti d’oriente. Ovviamente poi saranno la vostra super sfiziosa cena. Il mio preferito è certamente l’hummus (crema di ceci), ma per la prima volta ho assaggiato la salsa a base di melanzane: babaganoush.
Chi l’avrebbe mai detto che il mare a Dubai è davvero bello?! Spostandosi verso Dubai Marina abbiamo trovato lunghe spiagge di sabbia bianca e mare cristallino. In generale la città è molto aperta a livello culturale quindi è possibile fare il bagno in bikini praticamente ovunque.
Nikki Beach è uno degli beach club di Dubai Marina in cui poter passare una giornata estiva lontano dai ricordi del freddo europeo.
Parte del fascino di Dubai è anche il lusso che pervade la città. Basta fare un giro il sabato mattina e trovare Ferrari e Lamborghini in giro, oppure alzare gli occhi e ammirare la moltitudine di incredibili hotel delle migliori catene al mondo.
Io e Manuela, la mia compagna di viaggio, ci siamo sentite delle vere principesse d’arabia in occasione del nostro Tè pomeridiano al Palace Downtown. Un vero e proprio rituale da accompagnare ai più raffinati pasticcini e ad una super chic location.
Ci sono momenti che non si possono comprare e per me questo è stato uno di quelli dal valore infinito nonostante non costasse nulla. Il tramonto al Burj Al Arab è davvero speciale. Aspettate lungo la riva del mare lo scomparire del sole ed il sorgere della luna, mentre uno dei primi grattacieli di Dubai si colora per salutare la notte.
Ps date un’occhiata anche alle vostre spalle, c’è la bellissima moschea Grande Moschea.
2 ore per venir trasportati in un’altra dimensione. Lo spettacolo a teatro più strabiliante che abbia mia visto. Cascate d’acqua, fuoco, ballerini incredibili e molto più.
Le Perle è un’esperienza che diviene da sola una grande attrazione motivo di visita alla città.
JBR (Jumeirah Beach Residance) è decisamente il quartiere del “weekend”. Nei paesi arabi l’equivalente della “nostra” domenica è il sabato. Quindi il weekend parte dal giovedì sera.
Così di sabato mattina abbiamo trovato questa zona della città super affollata. Qui è dove c’è la spiaggia “centrale” e le tantissime attrazioni del lungomare. Tra queste ne abbiamo provata una che non avevo mai sperimentato: la flying cup. Una sorta di disco rotante che sale dolcemente fino a 40 metri. La particolarità? I vostri piedi sono nel vuoto.
JBR merita una passeggiata anche per scoprire la fantastica street art di Dubai.
Uno di quei luoghi divenuti celebri grazie ai social e che probabilmente avrete già visto in giro per il web. Il motivo? Una moltitudine di fiori a creare mondi incantati con tanto di vero aereo Emirates completamente rivestito di margherite bianche.
L’esatto punto dove ammirare il tramonto con lo sfondo dell’Atlantis, l’hotel costruito su un un’isola artificiale.
Il primo ristorante al mondo dove provare le esperienze culinarie viste in tv. Devo ammettere che non ho mai visto Masterchef, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi. Siamo stati molto fortunati perchè abbiamo avuto il piacere di avere in cucina uno degli ultimi vincitori di Masterchef USA: Shaun O’Neale. Esperienza da 10 e lode!
Ps quei tortellini sono tra i più buoni mai mangiati!
Rimane l’incredibile curiosità di scoprire cosa avverrà nel 2020 quando Dubai ospiterà EXPO. La città delle possibilità continua a cambiare il suo volto e a far credere che l’impossibile divenga realtà.
Dubai: guida della città in un weekend lungo.
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