Gli inizi del 2017 mi hanno donato uno dei regali più grandi, catapultandomi a fine Febbraio in una terra che sognavo e bramavo da tempo: la Giordania. Ammirare una delle 7 meraviglie del mondo moderno con i miei occhi è stata una delle emozioni più grandi di sempre.
Una meta distante solo 3 ore di volo ma difficile all’apparenza, sotto alcuni aspetti. Non vi nascondo che amici e parenti non erano entusiasti della mia partenza. In realtà, però, non mi sono mai sentita minimamente in pericolo o in difficoltà. Certo è sempre bene stipulare un’assicurazione di viaggio per ogni eventualità. Quando si tratta di un paese extra europeo è prassi giusta e necessaria. In tal caso era già prevista nel pacchetto del tour operator con il quale sono partita. Ma di solito quando non è compresa mi affido ad Allianz Global Assistance, una piccola spesa che può fare la differenza.
Dopo questa raccomandazione vi racconto il mio itinerario calibrato per un weekend lungo.
Si parte di venerdì da Roma Fiumicino con volo di linea Royal Jordanian, compagnia di bandiera tra le più sicure al mondo e unica ad effettuare tratta diretta Roma – Amman ( ed in tutta l’Italia).
Tre ore di volo, durata perfetta per guardare un film ed iniziare a conoscere un po’ il resto del gruppo, sono l’unica blogger del viaggio.
Arriviamo nella capitale Amman per l’ora di cena. Inizio a guardarmi intorno, senza avere la minima idea di come fosse la città.
Vedo grattacieli e una netta distinzione tra la parte nuova della città e la storica. Uno skyline decisamente disomogeneo.
Mi addormento con l’intensa curiosità di scoprire cosa si celi nel buio della notte dietro le tende della mia camera, aspettando con impazienza le ore di sole per immergermi nell’atmosfera giordana.
Il risveglio al Marriott è dei più piacevoli: fuori alle 7 del mattino il sole è già alto e caldo.
Questa è forse una delle cose che più mi ha colpito: l’intensità del sole, così rovente già dalle prime ore del giorno, quando in Italia significa ancora rugiada dell’alba.
Piccola tappa per ammirare i punti di interesse della città ( Teatro Romano e La Cittadella ) e si parte verso il deserto del Wadi Rum, ci aspettano 4 ore di bus.
Una delle cose più comode del viaggio è stato avere sempre la wi-fi a bordo. La mia esperienza giordana è un pacchetto creato dal tour operator Mistral che fa capo al famosissimo Quality Group.
Si tratta di una tipologia di itinerario completa a 360 gradi, dai pasti agli spostamenti, i pernottamenti, gli ingressi nei siti archeologici e la guida in italiano per tutto il tempo. Quest’ultima, Ismail, ci ha raccontato meravigliose storie della sua terra e ci ha fatto calare appieno in un mondo così vicino ma anche culturalmente molto lontano.
Il primo deserto sabbioso della mia vita. Una terra incredibilmente rossa, bruciata dal sole e ricca di ferro. I miei occhi occhi completamente rapiti da un paesaggio fatto di dune, conformazioni rocciose granitiche, cammelli e beduini. Ero incredibilmente emozionata, a ripensarci mi batte il cuore, tutto così affascinante… distante anni luce della quotidianità, ma lontano solo tre ore.
Ci fermiamo in un campo tendato per il nostro pranzo a base di humus e salse locali da accompagnare a pane arabo e pollo speziato.
In alcuni tour è possibile passare una notte del deserto; le tende, infatti, costituiscono un vero e proprio hotel con tanto di toilette ” in camera”.
Dormire nel deserto è uno dei miei sogni da quando in California mi innamorai del parco del Joshua Tree.
Prima o poi riuscirò ad ammirare le stelle in area desertica!
Ma torniamo al sole della Giordania, sdraiata sotto di esso ad assaporar quel calore che a fine Febbraio non avevo mai provato.
Mi giro ed ecco il treno del deserto, corro ad ammirarlo e scattarlo, ma di corsa davvero… l’escursione in jeep ci attende!
Il deserto del Wadi Rum è un vero e proprio paradiso naturale! Vi consiglio una sosta per camminare sul magico arco naturale, scalare la grande duna di sabbia ed addentrarvi nel Siq ( gola), dove si possono ancora leggere tracce di insediamenti preistorici ( 8000 A.C.)
PetraIl villaggio più vicino ad una delle 7 meraviglie del mondo moderno è Wadi Musa, ma prima ci aspetta una notte rilassante al Marriott.
Al mattino non mi sento pronta, sono emozionata, elettrizzata e decisamente su di giri.
Petra, l’antica città dei Nabatei, capitale scavata nella roccia… la chiamavano Raqem ( “La Variopinta”).
Ignorantemente avevo la convinzione che il sito archeologico fosse costituito soltanto dal Tesoro ( la famosa facciata). Invece Petra è… al prossimo capitolo di viaggio 😉
