Vi racconterò la mia Parigi con gli occhi della prima volta, di chi si innamora inaspettatamente e si stupisce profondamente.
Forse in cuor mio tenevo questa città segretamente nascosta alla mia mente per godermela in un momento speciale, per non sprecarla e apprezzarla fino in fondo come si fa con le cose più rare.
E’ stata la meta del mio compleanno, per la prima volta trascorso nel modo in cui desideravo da tutta la vita: in viaggio e mano nella mano.
Questa è la mia mini guida a Parigi, come godersi la sua atmosfera in 3 giorni pieni d’emozioni.
Nella notte del mio – quasi- compleanno ci imbarchiamo a Roma Fiumicino sulle ali del nostro fidato Vueling in direzione Parigi Orly (uno degli aeroporti più centrali).
Per arrivare nel cuore della città, dopo il volo, e più precisamente nel nostro hotel situato a Le Marais ci abbiamo impiegato un’ora abbondante.
Una delle “cose” più belle di Parigi è la libertà di movimento, i mezzi pubblici e sopratutto la metro funzionano talmente bene che non vi verrà neanche voglia di chiamare un Uber.
Nel nostro hotel, a due passi dalla fermata Republique, per l’appunto il Rennaisance Paris Repubblique, ho trovato una meravigliosa sorpresa ad aspettarmi: fiori freschi, una bottiglia per il rintocco della mezzanotte e una guida della città con i migliori posti dove baciarsi 🙂
Buongiorno città dell’amore, un magnifico sole splende nel cielo e oggi è il mio compleanno.
Prima tappa? il quartiere di Montmartre. Un’area dove l’ispirazione trapela dai muri, la zona degli artisti, il luogo più bohémien dove il mio animo si allinea perfettamente. Una veloce tappa alla Basilica del Sacro Cuore e una più lunga tappa per scattare qualche foto in uno dei posti più instagrammati della città: La Maison Rose. Potevo farmi scappare un Cafè tutto rosa?!
Ci incamminiamo verso il Moulin Rouge facendoci abbracciare dall’atmosfera di Montmartre, innamorandoci di ogni svolta d’angolo e facciata.
Lungo la via troviamo una delle brasserie che più mi era stato consigliata e sede di alcune delle scene del Favoloso Mondo di Amelie: Cafè des Deux Moulins.
Imperdibile da assaporare: una croque (madame o monsieur). Il bello di questo ristorantino è che nonostante la celebrità ricevuta rimane autentico, sarà facile incontravi anche i parigini, che nonostante l’affollamento, lo considerano ancora come un punto di riferimento.
Ci attardiamo godendoci un sole caldo di primavera e spensieratezza del voler vivere un momento speciale al 100%, tanto che dedichiamo la restante parte del pomeriggio soltanto al Muro Je T’Aime ( fermata metro Abesses) e alla Torre Eifell .
Ci sono più punti da cui è bello immortalare il simbolo della città: all’ombra di un corosello, dal Ponte Alessandro III, dal lungo Senna, dal suggestivo Pont de Bir-Hakeim e infine dai Giardini Trocadero. Si può camminare per km e km senza rendersene conto.
Abbiamo aspettato il tramonto, con una piccola dolce sosta dalla famosa pasticceria Carette (a Trocadero); credetemi, l’emozione dello spettacolo di luci della Torre Eifelll il giorno del proprio compleanno in uno dei luoghi più belli al mondo, mi ha fatto commuovere. Una magia che sembra banale, che non apprezzavo da foto e video, ma che dal vivo mi ha conquistata andando dritta al cuore.
Non siamo altrettanto fortunati con il meteo il secondo giorno della nostra Parigi, per cui ci prendiamo tempi più calmi: colazione al letto e un giro del nostro bellissimo hotel. Scopriamo che nei sotterranei sgorga arte pura: un mondo ricco di street art dove ogni giovedì si tiene un fight club solo al femminile.
Ci rendiamo conto che anche il miele della nostra colazione è auto- prodotto dall’hotel, ci sono casette delle api in vari spot. Immancabile un giro in spa e sul meraviglioso rooftoop dell’edificio. Avere una prospettiva dall’alto mi aiuta sempre a capire meglio i punti di riferimento ed immediatamente tutto diviene più chiaro nella mia mente.
Ricaricati dalla nostra colazione raccogliamo il coraggio per affrontare il diluvio e ci dirigiamo verso il Louvre e i Jardin deTuileries, dei bellissimi giardini pubblici da ammirare in primavera inoltrata per percepire al meglio il loro splendore (noi siamo stati a fine marzo e ancora non era esplosa la fioritura).
Scorgiamo l’Arco di Trionfo e camminiamo fino a raggiungere i piedi della famosa Ruota Panoramica della città.
Ma il meteo non ci da tregua per cui decidiamo di rifugiarci in una delle pasticcerie storiche e più celebri di Parigi: Angelina.
Alcuni clienti? Coco Chanel, Proust…
Un vero pomeriggio da principessa in un’atmosfera alla Belle Epoque, imperdibile il Mont Blanc e una cioccolata calda che vi farà far pace anche con il meteo più avverso.
Prossima tappa? la famosa Place Vendôme, sede di tutte le più famose gioiellerie della città.
Dopo un aperitivo con i miei amici fotografi francesi conosciuti in Perù (la magia di un lavoro che permette di avere amici in tutto il mondo), la cena è nel ristorante dell’hotel: Origin al Renaissance Republique. Per la prima volta ho provato la mistica esperienza dell’assaggio delle escargot.
L’atmosfera è super romantica e la cucina gourmet ricorda e rielabora alla perfezione la tradizione francese.
Quel dolce era il paradiso, ma che credo basti anche solo una foto per capirlo.
Ultimo giorno nella città dell’amore, ultimi attimi prima di volare nuovamente al tramonto.
Abbiamo ancora tanto da vedere ma credo non basterebbe una settimana per ammirare del tutto e davvero Parigi.
Iniziamo dal Louvre, saggia scelta quella di prendere i biglietti online, per entrare abbiamo atteso neanche 5 minuti, e credetemi, fuori c’era la fila più lunga che io abbia visto in tutta la mia vita.
Il Louvre è oggettivamente la struttura museale più bella che abbia mai visto, ma servirebbero almeno 2 giorni per poterlo ammirare con il tempo che merita.
Abbiamo preferito conoscerlo “superficialmente” con la promessa del torneremo, caro vecchio signore.
Ci siamo diretti subito verso il padiglione dei capolavori italiani del Rinascimento, non poteva mancare un affollato saluto alla famosa Gioconda (armatevi di tanta pazienza nel fare la fila). Capisco perchè sia così affascinante per l’immaginario mondiale, oltre alla sapiente tecnica, ha davvero un fare magnetico.
Così come la Vergine delle Rocce, di cui avevo visto la seconda versione alla National Gallery di Londra.
La Cattedrale di Notre dame è la prossima e volevamo entrare anche nella Saint Chapelle che però chiude prestissimo (prima delle 16) e non abbiamo fatto in tempo a visitare.
Ultimissima tappa prima di correre in aeroporto è un altro dei quartieri che tutti mi avete consigliato: Saint Germain des Prés.
Mille porte colorate danno il benvenuto nella zona dove potrete scegliere tra i locali più belli della città.
Cafè de Flore è uno di questi.
Cara Parigi, sei stata un fiore prezioso da scoprire, mi hai fatto ricredere ed innamorare con il tuo charme da elegante signora e ventata di creatività da giovane ragazza.
A bientot e grazie per avermi regalato il compleanno più bello della mia vita.
Lifestyle blogger from Rome. Always searching for beauty in the world. Vado dove mi porta il cuore.
BeckyC
3 Maggio 2018Diana, thanks a lot for the post.Really thank you! Much obliged.customer essay
Stella
6 Maggio 2018Oh god! I love Paris so endlessly much. And your pictures are amazing!
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