maxresdefault Veloce come il vento. Il racconto cinematografico di una storia vera.

Voglio raccontarvi una storia, un episodio della mia vita. Un traguardo sospirato e raggiunto.

Nell’ultimo periodo più che mai mi sono messa alla prova. Si sono accumulate tanti esami sul mio percorso e obiettivi difficili da raggiungere. Uno di questi è stato prendere la patente per la moto.

Fin da piccina mi ha sempre affascinato molto la velocità, l’emozione che le due ruote sanno dare… guardavo in tv i piloti percorrere le curve sempre più velocemente sfiorando a terra. E anche dopo la caduta peggiore rialzarsi.

Un po’ come accade nella vita, combattere per quel che si ama, impegnarsi, sbagliare, riprovare ed infine arrivare all’obiettivo.

Così nonostante fossi la prima ragazza che quella pista avesse visto, nonostante gli sguardi fissi e perplessi di chi mi circondava ed il sentirmi dire che una donna non può prendere la patente per la moto con marce. Io ce l’ho fatta.

 

E oggi mi trovo qui a condividere questo pezzo di vita, un traguardo e poi… una storia vera in cui ho rivisto un po’ la mia.

L’altro giorno guardavo fuori dal finestrino, come sempre curiosissima di tutto ciò che mi circonda. La mia attenzione è stata richiamata da un grande striscione fuori da un cinema in una serata romana. Ho scoperto che dal 7 Aprile nelle sale uscirà il film: “Veloce come il vento”.

Ho cercato il trailer una volta tornata a casa e mi sono emozionata, perchè c’ho visto anche se in differenti- e più piccole- misure un po’ del mio; una donna che si mette in gioco con i motori, che dimostra quanto la forza di volontà e l’impegno facciano superare ogni ostacolo.

Oltretutto si tratta di una pellicola basata su una storia vera, raccontata dal bravissimo regista Matteo Rovere,  e diffusa da Rai 01 Distribution.

La vicenda è quella della giovane Giulia De Martino (l’attrice Matilda De Angelis) proveniente da una famiglia che per generazioni ha fatto delle corse automobilistiche un motivo di vita. Lei a 17 anni decide di sfidare la pista, nonostante pregiudizi e difficoltà,  e partecipare al Campionato GT con l’aiuto del padre.

Ma poi all’improvviso tutto cambia ed è costretta a rivoluzionare il proprio mondo ed affrontare questo ambito decisamente maschile con l’aiuto di un fratello ex pilota (interpretato da Stefano Accorsi) ormai caduto nell’oblio di una vita dissoluta ma con il persistente sesto senso per la guida.

E’ un film ricco di adrenalina, alla rincorsa di un obiettivo che si porta dietro il rumore del cuore che batte forte, di una vita in cui la condivisione è tutto.

L’aiuto di un famigliare che diviene guru di vita, come per me lo è stato il mio istruttore.

Aspettando il 7 Aprile vi lascio al trailer.

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